Anche se non vuoi...

Erano passati quattro giorni esatti dal mio incontro con Jasper o ovviamente erano passati altrettanti da quando ero stata aggredita. Quella mattina mi svegliai presto, notando sul telefono un promemoria che mi ricordava che oggi avevo fissata la visita medica, che avrebbe deciso se potevo tornare al lavoro oppure no. Lo ammetto, leggermente ero agitata, odiavo stare in casa a far niente e forse per la prima volta stavo iniziando a capire quanto amavo il mio lavoro.
Mi alzai dal letto, facendomi poi una doccia veloce, per poi uscire di casa, una volta vestita per andare a fare colazione, in un bar poco distante dall’ospedale, in modo tale da essere puntuale al mio “appuntamento con il dottore”. Lo ammetto, speravo di non incontrare Jasper questa volta, perché si, quel ragazzo era interessante ma era anche leggermente pazzo, una mina vagante e io avevo bisogno di tranquillità nella mia vita.

L’incontro con il dottore andò alla grande e finalmente potevo tornare al mio lavoro, cosi senza perdere altro tempo, tornai a casa per cambiarmi e poi andai al pub, dove di solito facevo da cameriera. Aiutai il mio capo a sistemare tutte le cose per la festa e pian piano il locale aveva iniziato a riempirsi, cosi m’infilai il grembiule nero, iniziando a servire i tavoli, girando come una trottola.

La serata stava procedendo bene, le persone si divertivano senza esagerare e per la prima volta nella mia vita non mi trattavano da schifo, anzi erano abbastanza gentili, avevo avuto anche qualche mancia.
Stavo continuando il mio giro, quando all’improvviso senti al mio orecchio una voce che mi era famigliare e che, dovevo ammettere, mi aveva fatto leggermente spaventare.

Mi girai di scatto, cercando di far attenzione a non far cadere i bicchieri di vino sul vassoio, per poi trovarmi davanti Jasper.
Lo guardai con un sopracciglio alzato, ascoltando quello che aveva da dire e dovevo ammettere che un sorriso spunto sul mio viso.
<<un vampiro che fa una battuta su un lupo.>> dissi inclinando la testa leggermente di lato. << davvero buffo>> aggiunsi, ricambiando il suo gesto di saluto con un cenno di testa, visto che avevo le mani leggermente occupate.
<<bugiardo>> dissi quando annuncio che era felice nel vedermi, per poi prendere il bicchiere di vino dalla sua mano, rimettendolo al suo posto, girandomi per andare al tavolo che aveva ordinato il vino.

Non mi aspettavo di vederlo in questo locale, sinceramente pensavo che non lo avrei mai e poi mai rivisto. Lo guardai con un sorriso divertito sulle labbra, per poi inclinare la testa leggermente di lato. <<be le battute sui lupi sono divertenti>> dissi, ridacchiando, prima di tornare a lavorare. Lui qui era per divertirsi, mentre io be, dovevo lavorare.
Quando pero il mio capo mi disse che dovevo servire un certo tipo per tutta la serata, mi passai una mano sul viso, in prenda alla disperazione, per poi andare da Jasper.
<< non sono una puttana che puoi comprare per una serata>> gli dissi incrociando le braccia al petto, per poi posare comunque il suo drink sul tavolo.
Certo i suoi soldi avrebbero fatto comodo al mio capo, ma non a me. Io avevo un bel po’ di soldi da parte, quindi in un certo senso lavoravo solo per tenermi occupata.
<<allora, perché hai deciso di pagare il mio capo, per avere la mia compagnia? ti senti solo?>> chiesi, con un sorrisetto divertito sulle labbra, per poi mettermi un attimo seduta sul divanetto accanto a lui, potevo permettermi di perdere qualche minuto.